Rientrato in divisa nella natia Alba (CN) dopo l’8 settembre l’universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici. Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del ’44, ma scopre la vera ragione d’essere partigiano, rimanendo sé stesso. Dal romanzo (1968) postumo e incompiuto di Beppe Fenoglio, sceneggiato con Antonio Leotti, G. Chiesa – studioso dello scrittore albese cui ha dedicato 2 documentari – ha tratto un film asciutto e severo che ne rispetta profondamente lo spirito, ma di cui è rimasto un po’ prigioniero per eccesso di amore fedele.