Timo, un orfanello scampato alla storica eruzione di Pompei, viene salvato da un gladiatore che lo porta con sé a Roma, lo accoglie nella sua famiglia e cerca di instradarlo all’arte del combattimento nella sua rinomata “accademia” per gladiatori. Ma Timo tutto è tranne che un combattente coraggioso. Impacciato a dir poco, goffo, molliccio, indolente, sembra non avere nessuna passione che lo motivi nella vita quotidiana, se non l’amore per Lucilla, la sorellastra, unica figlia del padre adottivo. Appena tornata dalla Grecia – da una “vacanza-studio” come la chiameremmo oggi – dove è andata a studiare filosofia, la ragazzina che è ormai già donna, seduce chiunque incroci il suo sguardo. Ma come in ogni fiaba che si rispetti il principe azzurro, il promesso sposo, deve essere il bello e il ricco di turno. Caso vuole che il rivale di Timo, Il gradasso e belloccio Cassio, sia il gladiatore più forte di Roma, nonché il figlio dell’imperatore Domiziano.