Justine è la figlia di un importante membro dell’ONU e vive dentro una campana di vetro, una buona occasione per uscirne è partecipare all’azione di un gruppo di attivisti che manifestano davanti casa sua: andare nella foresta amazzonica, incatenarsi a degli alberi che stanno per essere abbattuti e riprendere tutto con dei cellulari in modo da creare consapevolezza nel mondo su quanto stia succedendo. Parte così alla volta del Perù con un folto gruppo di suoi coetanei di città ma terminata l’azione, nel volo di ritorno, un malfunzionamento li fa precipitare in mezzo a quella foresta che vogliono proteggere, proprio nelle braccia di una tribù di cannibali i quali non vedono di buon occhio i bianchi.