La storia, esilarante e curiosa fiera dell’assurdo presentata anche al Festival di Torino, segue la quotidianità di queste creature della notte che vivono nel ricordo della gloria passata e interagiscono di rado con gli umani (di solito per mangiarli). Di età variabile (uno è addirittura millenario) e dalle personalità variegate, sono accomunati dalla totale ignoranza verso tutto quello che è avvenuto nell’ultimo secolo, a partire dai progressi tecnologici.